CNA INCONTRA I GOMMISTI SUL TEMA PFU (Pneumatici Fuori Uso)

Una nutrita presenza di imprenditori del settore vendita, montaggio/smontaggio pneumatici ha partecipato alla serata organizzata da CNA Savona. Tema portante e quanto mai sentito: lo smaltimento dei Pneumatici Fuori Uso e la corretta compilazione dei registri di carico/scarico e dei formulari per il trasporto in discarica.

 

download copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia copia

Oltre all'aspetto più prettamente tecnico-normativo attinente quindi al rispetto delle disposizioni vigenti riguardanti il corretto trattamento del rifiuto per evitare di incorrere in pesanti sanzioni anche di natura penale, la presenza di Matteo De Ambroggi e di Edmondo Grosso rispettivamente portavoce regionale del settore della CNA per la Liguria e per il Piemonte e membri del pool nazionale gommisti di CNA, ha avuto grande risonanza per quello che attiene l'impegno politico sindacale profuso per cercare di trovare una soluzione all'annosa problematica della giacenza dei PFU che sovente, verso fine anno, affollano gli spazi delle nostre officine, sottraendo capienza e aumentando il rischio, in caso di controlli, di sanzioni.

Tali giacenze sono principalmente da attribuire – ha sottolineato Grosso, al mercato illegale attuato soprattutto attraverso i canali internet dove chi vende riesce spesso agevolmente a sottrarsi alle norme nazionali e non solo, eludendo spesso sia il pagamento dell'IVA che del Contributo Ambientale.


E' proprio quest'ultima la risorsa che dovrebbe garantire, sulla base della quantità di gomme prodotte o importate ufficialmente nel territorio nazionale, grazie al suo regolare assolvimento, il ritiro gratuito dei pneumatici fuori uso presso tutte le officine autorizzate attuato dagli smaltitori nazionali (Ecopneus, Ecotyre, ecc) attraverso una rete capillare di discariche apposite e di trasportatori autorizzati iscritti all'Albo Gestori Ambientali.


Il mercato illegale purtroppo alimenta un surplus di produzione di PFU che porta all'esaurimento anticipato delle quote ambientali che servono a pagare gli smaltitori mettendo in condizioni di disagio e di rischio (non solo sanzioni ma si pensi l'incremento del rischio di incendi) le officine che operano in regime di legalità e di rispetto delle norme.
Ci sono poi – sottolinea Matteo De Ambroggi – scarsi controlli a livello nazionale nei confronti di coloro che operano abusivamente la professione di gommista che, si ricorda, è disciplinata dalla legge n. 122/1992 e che richiede una specifica abilitazione (non basta essere semplicemente meccatronici o venditori di pneumatici!).


Peraltro gli stessi smaltitori non dovrebbero accettare le richieste di iscrizione al portale da parte di chi non fosse abilitato o ancor peggio di chi lavora in totale regime di abusivismo.


Si ricorda infine che, oltre ad un recente incontro con il Ministro Costa, al quale sono state fatte presenti tutte queste problematiche al fine di proporre soluzioni fattibili (certificazione per la tracciabilità del pneumatico ad esempio), CNA è membro parte dell'Osservatorio sui flussi illegali di pneumatici e di PFU in Italia che va sotto il nome di “Cambio pulito” nel quale convergono diversi attori (smaltitori, produttori di gomme, ecc) che costituiscono parte della filiera del pneumatico oltre ovviamente a portatori di interessi specifici o diffusi quali la stessa CNA o ad esempio Legambiente.


Nell'ambito di questo organismo è stato istituito un portale che si fonda sulla segnalazione anonima da parte degli operatori di fenomeni di illegalità.
Attualmente la piattaforma di “Cambio pulito” gestita da Legambiente con gli altri partner dell'organismo ha gestito, a livello nazionale 361 segnalazioni di cui 15 in Liguria e con il primato della Campania.


All'interno del complessivo mercato illegale di rifiuti, quello relativo ai pneumatici fuori uso si classifica al terzo posto dopo i RAEE ed i ferrosi vari (parti veicolo) con il 15,4%.
CNA continuerà la sua battaglia sollecitando tutti gli attori a dare il loro contributo per arginare la situazione e ridare respiro alle officine che vivono, loro malgrado, questo problema.

I nostri uffici sono a disposizione per informazioni su normativa e tenuta registri (Referente: simone.viazzo[at]cnasavona.it)