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Situazione non più sostenibile per i centri di revisioni privati: la denuncia di CNA

Nell'incontro tenuto ieri sera presso la CNA di Savona rivolto ai centri di revisione privati, è stato presentato il documento (vedi fondo pagina) redatto, a livello nazionale, contenente le istanze rivolte alla politica a rappresentanza di un settore in grave crisi e sul quale pendono problematiche la cui risoluzione non è più procrastinabile.

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I punti principali infatti riguardano:

  • la necessità di completare una riforma monca dell'art. 80 del CdS sull'affidamento ai centri privati della revisione anche dei mezzi pesanti nella quale è stata inserita la revisione delle sole motrici (non dei rimorchi!!) e attualmente mancante di decreto attuativo;
  • l'affidamento agli stessi anche dei collaudi riguardanti modifiche strutturali sul veicolo come ad esempio l'installazione dei ganci traino e la trasformazione del sistema di alimentazione con aggiunta di GPL/Metano;
  • l'improrogabile necessario riordino in capo a Motorizzazione/Province delle competenze rivolte al controllo sui centri privati. Ad oggi risultano essere stati aperti centri senza i previsti requisiti di legge o che attuano metodologie di mercato in contrasto con quanto stabilito dalle norme vigenti (si pensi alla violazione / elusione dell'obbligo della tariffa fissa) con danno a carico di quelli in regola;
  • la situazione di blocco riguardante la formazione dei nuovi Ispettori in base a quanto stabilito dal decreto del MiT n. 214/2017 in recepimento della Direttiva Europea 2014/45 nonché l'opinabile e lunghissimo percorso per la creazione stessa dei nuovi ispettori stabilita attraverso la Conferenza Stato/Regioni (sulla quale peraltro grava un ricorso al TAR ancora pendente nel merito);
  • Il necessario adeguamento delle tariffe di revisione ferme al 2007! Si richiede quantomeno un adeguamento retroattivo base Istat tenendo conto dei pesanti investimenti che le imprese hanno dovuto sostenere per adeguarsi al sistema MCTCNet2 e per le spese di taratura annuale degli strumenti.

E' stato quindi presentato un foglio firma sintesi di questi aspetti sottoscritto dai presenti e che confluirà in tempi brevi in istanze provenienti da tutti i territori della Regione ed inviate ai Parlamentari liguri. (vedi in allegato a fondo pagina)
Le imprese artigiane del settore oggi contano a livello nazionale circa 9 mila centri di controllo di cui il 93% sono micro imprese, oltre 25 mila occupati, 16 milioni di revisioni annue per un fatturato complessivo superiore al miliardo di euro.

 

SCARICA: IL DOCUMENTO NAZIONALE CNA

SCARICA: IL FOGLIO FIRMA  e invialo sottoscritto a matteo.sacchetti[at]cnasavona.it